Industriali LME e Leghe
L’ottava appena chiusa è stata utile per livellare le quotazioni dell’intero listino LME. Il comparto speculativo non si è fatto sfuggire l’occasione di entrare in Borsa in questo particolare contesto, a dimostrazione che i prezzi dei metalli LME sono interessanti per gli acquisti. Il Rame, come è solito, ha anticipato la situazione generale e già dalla seduta di venerdì ha fatto registrare una interessante crescita del prezzo USD, chiudendo l’ottava con un progresso dell’1,5%, ma in più di una occasione ha varcato la soglia dei 6700 USD 3mesi. La speculazione ha “puntato” il Rame nel corso della seduta di Giovedì 3 Settembre e gli effetti si sono subito visti, più 3% nella sola giornata di venerdì. Il trend per il Rame continuerà ad essere rialzista.
La traccia del “metallo rosso” sarà seguita da molti metalli, in particolare dallo Zinco e dal Piombo, il primo in fase di volatilità ed il secondo sotto la pressione speculativa, inevitabile dire che si parlerà di rialzi per i due metalli. La situazione del prezzo dell’Alluminio è certamente la più complessa del listino LME. Il metallo negli ultimi tempi ha dimostrato che il peggio è alle spalle, ma l’Alluminio, fino ad ora, non è stato un “asset” interessante agli occhi degli speculatori.
La visione sull’Alluminio è in fase di cambiamento ed il comparto legato alla speculazione ha messo il metallo tra gli obiettivi di breve termine, gli effetti saranno evidenti già nel corso delle prossime sedute LME. Il Nichel ha avuto una fase di appannamento sul finire della scorsa ottava e che comunque non sarà da vedere come l’avvio di un momento short.
La ripresa del prezzo USD del Nichel non si farà attendere. In conclusione alcune considerazioni sullo Stagno, la cui situazione evidenzia un ottimo momento con la quotazione USD che sta dando segnali di forte sostenibilità della tendenza in atto.

Acciai

Un momento di grande confusione, è il quadro della situazione del mercato italiano dei semilavorati in acciaio al carbonio. L’assenza di prezzi certi da parte delle acciaierie di casa nostra a partire dalla fine di luglio, rende la gestione dei rapporti con i clienti in un contesto di tensione, in particolare nel settore dei “piani”. La mancanza di elementi che possano dare anche solo alcune certezze al mercato, sono un fattore che pesa tanto in questo momento così particolare, oltre al periodo del dopo ferie. L’elemento clausole di salvaguardia UE ha forse portato più disorientamento che la consapevolezza di poter operare in un mercato con una presenza meno forte dei produttori extra – europei.
La maggiore evidenza di quello che si è appena accennato giunge dal prezzo italiano del laminato a caldo, le acciaierie hanno deciso di portare la quotazione domestica dell’HRC a più 60 €/ton rispetto a fine luglio. Una rimodulazione del prezzo che mette in evidenza una sostanziale fluidità del mercato, tanto che il prezzo del coil HRC nordeuropeo risulta essere ora più a buon mercato rispetto a quello italiano.
La situazione è meno anomala per quanto riguarda il CRC, sebbene il differenziale tra Italia e nord-Europa è solamente di 10 €/ton a nostro favore, mentre lo zincato a caldo è 20 €/ton più alto del CRC, il raffronto è sui prezzi Italia.
La billetta sul mercato italiano è salita del 3% rispetto a luglio e questo dato si può ritrovare, sostanzialmente, sui prodotti di diretta derivazione. La barra per carpenteria è salita del 2% su base mensile, con il prezzo in aumento, sebbene si stia parlando di giacenze presenti a magazzino dalla fine di luglio. Il rebar italiano ha riportato un aumento in linea con il 3% precedentemente indicato per la billetta, un valore che resta in ogni caso molto vicino ai prezzi FOB della Turchia, più 2% e dell’area Medio Oriente CFR, più 1% su base ottava. In conclusione un aggiornamento sul prezzo della vergella, con quella di provenienza turca in fase di ulteriore crescita, su base settimanale il 3%, che equivale ad un prezzo FOB di circa 440 €/ton.
Preziosi

Una questione di finestre, opportunità, è questa l’ottava dei metalli preziosi. La scorsa settimana tra le quotazioni dei preziosi è venuta meno la linearità di tendenza, cosa che caratterizzava il mercato da tempo, permettendo a Oro e Argento di far registrare i prezzi che abbiamo visto di recente.
La situazione, a partire proprio da Oro e Argento, è molto diversa, soprattutto per coloro che ritenevano la crescita dei prezzi di questi due metalli molto più duratura. Una cosa è da chiarire, stiamo sempre parlando di valori che per Oro e Argento rappresentano dei massimi storici per il primo e di forte rilevanza, non si vedeva un prezzo tale dal 2013, per il secondo.
L’Argento è proprio il metallo che occorrerà tenere sotto osservazione nel corso di questa settimana. La scorsa ottava non è di certo stata positiva per l’Argento, in calo del 3,5% su base settimanale. Non è però il caso di parlare di tendenza ribassista, anzi al contrario e i prezzi lo dimostreranno, l’Argento sarà ancora in crescita.
L’Oro si trova in un periodo di massima fluidità con una serie di quotazioni molto lineari, dove trarre una direzionalità del prezzo non è una cosa facile. Un elemento è comunque da non sottovalutare, ovvero la forte concentrazione di denaro in apertura di posizioni lunghe a partire da Giovedì 3 Settembre.
Il Platino resta sempre la preda degli speculatori, per il quale stanno riservando attenzioni particolari e la quotazione è ai minimi dal mese di luglio. Il Palladio è ritornato ai massimi degli ultimi due mesi, anche grazie alla fase di volatilità registrata durante l’ultima settimana di agosto. L’aspettativa di vedere il Palladio ancora in crescita è più che una eventualità, ma avverrà con pochi clamori.
Medicale

Le buone notizie giungono da due soli metalli, Il Molibdeno, in serie positiva da inizio agosto ed il Titanio che da due ottave sta recuperando proprio da uno dei suoi minimi storici. Il Molibdeno ha fatto registrare una crescita settimanale sia nel valore in Dollari, con il più 1,8%, sia in rapporto all’Euro, con un incremento dell’1,7%. Gli incrementi molto equilibrati tra i valori espressi in Dollari e in Euro danno l’evidenza di una settimana tranquilla in ambito valutario. Le aspettative sull’andamento futuro del prezzo del Molibdeno non sono in ogni caso del tutto rassicuranti, già a partire da questa ottava.
La crescita da inizio agosto si è ora attestata a più 10,7% nel riferimento USD e molto della futura progressione dipenderà dal mercato degli acciai speciali. Il Titanio, da parte sua, sta traendo dei benefici proprio dalla nuova situazione che si sta profilando nel mercato degli acciai con gli aumenti dei prezzi dei semilavorati.
La disponibilità di metallo sul mercato non è in discussione, ma occorrerà verificare la consistenza della domanda di Titanio e delle sue ferro-leghe da parte degli utilizzatori, principalmente le acciaierie. Per rimanere in ambito ferro-leghe da segnalare il nuovo progresso delle composizioni a base cromo, con un aggiustamento di un centesimo di USD per libbra, mentre il Tungsteno non ha variato il riferimento in Dollari. La stabilità ha caratterizzato il corso settimanale del Cobalto USD, con la sola variazione positiva del prezzo in Euro. Le aspettative sul Cobalto non sono tali da determinare, nel breve termine, sostanziali variazioni nel suo riferimento di mercato.
Rottami

Le maggiori tensioni si stanno avendo nel comparto dei ferrosi, dove le forti crescite dei prezzi dei semilavorati al carbonio attuate dalle acciaierie, non faranno altro che generare una serie di richieste di aumento del valore dei rottami da parte del manifatturiero. Gli adeguamenti, purtroppo, saranno difficoltosi, non per un espresso volere da parte dei commercianti, ma per una precisa e determinata azione di ostruzionismo messa in atto da gran parte delle acciaierie nel chiudere le porte ad aumenti generalizzati dei prezzi dei rottami. Le deroghe riguardano una limitata quantità di rottami in ingresso durante le prossime settimane ed una forte selezione dei lotti accettati, che in questo momento è di livello medio (non è molto gradito il lamierino E8 basso Rame). La decisione da parte delle acciaierie di ridurre gli acquisti ai minimi termini ha un obiettivo primario, quello di evitare che i commercianti riversino su di esse l’invenduto che ora si trova nei magazzini. Il consiglio che può essere dato agli utilizzatori è quello di trattare con i commercianti “carichi completi” in modo da facilitare loro la trattativa con le acciaierie. Ai “lotti spezzati” non verrà riconosciuto un prezzo congruo. Sul versante dei rottami in metallo e in lega, la situazione appare meno tesa, le maggiori incognite restano quelle correlate alle quotazioni LME di Nichel e Alluminio, il primo in fase calante ed il secondo in un momento di stallo.

Indicatori

Natura degli indici LMEX:
London Metal Exchange Index – Indice ufficiale LME che calcola le variazioni di tutti i metalli quotati alla Borsa di Londra.
SP&GSCI: Standard & Poors Goldman Sachs Commodity Index – Indice dei metalli industriali quotati al CME di Chicago (USA).
DOW JONES IND. METALS: Dow Jones industrial metals – Indice dedicato al mercato dei futures dei metalli industriali.
STOXX 600: Europe 600 Basic Resources – Indice di borsa legato alle quotazioni delle azioni di società minerarie e metallurgiche europee.
BALTIC DRY: Indice di riferimento per il mercato dei noli marittimi. Indice specifico per navi cargo «bulk+dry» (alla rinfusa e non liquide).
Cambi
