Leggero calo a luglio per la produzione industriale delle fonderie italiane

Leggero calo a luglio per la produzione industriale delle fonderie italiane, ma si conferma la tendenza di crescita nel medio periodo

I livelli di produzione delle imprese del settore sono superiori di oltre 25 punti percentuali
rispetto alla media del 2020
.

Milano, 29 settembre 2021 – Gli ultimi dati Istat relativi alla produzione industriale (luglio 2021)
confermano la tendenza di crescita nel medio periodo per le fonderie italiane: l’indice si colloca
infatti a quota 125,9 punti, un livello superiore di oltre 25 punti percentuali rispetto alla media del
2020, sia pur in leggero calo rispetto a giugno, quando aveva raggiunto il picco massimo di crescita degli ultimi mesi a 126,3 punti (Tab. 1).
In termini congiunturali, luglio registra quindi una flessione del -0,3% rispetto a giugno: si tratta del secondo dato negativo dell’anno dopo il -0,2% di maggio su aprile. Due campanelli d’allarme, pur intervallati dal significativo recupero di giugno su maggio (+3,2%), che evidenziano come la spinta mensile che restituisce il dato congiunturale stia subendo dei contraccolpi che non si
erano invece manifestati nei primi quattro mesi dell’anno (Tab 2).

Anche la linea di tendenza prefigura un quadro di maggiore incertezza, abbassando il verso per il secondo mese consecutivo; la crescita rispetto allo stesso mese del 2020 rimane comunque alta in senso assoluto (+22,6%) anche se sta progressivamente calando di intensità. Per quanto riguarda i singoli comparti, si osserva un rimbalzo marcato (+4% su giugno) dell’indice delle fonderie di ghisa (127,8, Tab. 3) e soprattutto di quelle delle fonderie di acciaio (+33,4%, Tab.4). Stazionario, invece, l’andamento della produzione delle ferrovie di metalli non ferrosi (Tab. 5).

Più nel dettaglio, a luglio i livelli di produzione delle fonderie di ghisa, acciaio e metalli non ferrosi restano ben al di sopra rispetto alla media dell’anno scorso: nella ghisa lo scostamento raggiunge quasi il 30%, per l’acciaio si sfiora il 20%, mentre per i non ferrosi l’incremento è intorno al 25%. Tuttavia, se la crescita di ghisa e non ferrosi sta rallentando – anche se a livello tendenziale si collocano su valori molto alti rispetto ai corrispondenti mesi del 2020, rispettivamente del +25,7% e del +27,9% – la produzione di acciaio, a luglio 2021 e rispetto allo stesso mese del 2020, segna un ulteriore incremento del 15,3%, dopo due mesi di segno negativo.

D’altra parte, non vanno meglio le fonderie tedesche, primo competitor di quelle italiane. In
Germania, l’indice su base 2020 continua a flettersi e, nel mese di luglio, torna a 115 punti,
disegnando una parabola discendente che annulla i progressi dei mesi di maggio e giugno. È una
perdita iniziata già lo scorso febbraio, eccezion fatta per il +0,1% di aprile su marzo, e in cui luglio
costituisce il valore peggiore, visto che la flessione rispetto al mese precedente arriva al -2,5%.

Assofond – Associazione Italiana Fonderie È l’associazione imprenditoriale di categoria che rappresenta le imprese di fonderia italiane. Fondata nel 1948, aderisce a Confindustria e, a livello internazionale, è socio fondatore della European Foundry Association (CAEF). L’associazione svolge funzioni di rappresentanza istituzionale e promuove la reputazione e la competitività delle fonderie italiane. Assiste inoltre le imprese nelle relazioni con le istituzioni e gli enti locali e fornisce supporto alle imprese associate in campo amministrativo, commerciale, economico, fiscale, normativo, tecnico, ambientale, di sicurezza e salute sul lavoro.

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L’industria di fonderia: un’eccellenza della manifattura italiana Le fonderie sono imprese che realizzano componenti indispensabili per tutti i principali settori industriali: dall’automotive alla meccanica, dall’industria aerospaziale alle macchine utensili, all’edilizia e alla produzione di energia elettrica.
Le fonderie italiane sono al secondo posto in Europa per produzione, dietro alla Germania. Il comparto conta circa 1.000 imprese, con 30.000 addetti e un fatturato complessivo di 6,5 miliardi di euro. Il processo di fonderia è l’unico che permette di realizzare in maniera energeticamente efficiente una vasta gamma di manufatti, e rappresenta un sistema avanzato di economia circolare: le fonderie realizzano prodotti al 100% riciclabili utilizzando a loro volta come materia prima rottami metallici giunti a fine vita.

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