Mi occupo di formazione da tanti anni e ho sempre incontrato atteggiamenti contrastanti negli imprenditori quando si accenna alla possibilità di reperire finanziamenti per portare avanti progetti di formazione dedicati al personale.
Ritengo che sia fondamentale credere nella formazione per attuare interventi formativi efficaci: se l’imprenditore è convinto dell’utilità e della reale possibilità di migliorare l’organizzazione della sua azienda e le competenze dei propri collaboratori, non ci sarà bisogno del finanziamento per convincerlo a portare avanti i suoi progetti di formazione. E se attiverà un programma di formazione di lungo periodo, di sicuro avrà la possibilità di trovare finanziamenti e incentivi che permetteranno di ridurre sensibilmente e, talvolta, di azzerare i suoi investimenti nell’attività di formazione.
Le fonti di finanziamento sono numerose, alcune richiedono iter burocratici di presentazione piuttosto impegnativi, che tante volte mettono a dura prova la struttura interna dell’azienda; altri strumenti di finanziamento sono più semplici e di facile accessibilità.
Tra quelli accessibili in questo momento, ne voglio presentare due:

1. BANDO “FORMARE PER ASSUMERE”
Regione Lombardia ha finanziato nuovamente l’avviso “Formare per assumere” con un importo complessivo di euro 11 milioni: la finalità del bando è di migliorare le competenze e le conoscenze dei nuovi assunti, attraverso percorsi di formazione che possono coincidere anche con i corsi obbligatori in materia di apprendistato e di sicurezza sui luoghi di lavoro.
La nuova finestra per la presentazione delle domande è stata aperta il giorno 1 aprile e resterà aperta fino al 30 giugno 2022, salvo esaurimento delle risorse.
Ricordo brevemente i numerosi vantaggi che possono derivare all’azienda che accede a questo avviso: oltre alla possibilità di svolgere gratuitamente i corsi per i neoassunti, si aggiungono anche incentivi all’assunzione e rimborsi sui costi sostenuti per la ricerca e selezione della nuova risorsa.
Ecco in concreto cosa riceve il datore di lavoro:
• un contributo per svolgere attività di formazione, che può arrivare fino a euro 3.000 per ciascun lavoratore assunto;
• un incentivo occupazionale, il cui valore è variabile in base all’età e al genere del lavoratore e che può arrivare fino a euro 8.000;
• un contributo nella misura massima di euro 500 per ciascun neoassunto, a copertura dei costi di ricerca e selezione;
• un ulteriore contributo del valore di euro 1.000, se l’assunzione avviene all’interno di un’azienda con meno di 50 dipendenti.
I soli vincoli per beneficiare di tutti i contributi sopra esposti sono i seguenti:
• l’assunzione deve riguardare persone disoccupate da almeno 30 giorni e che non hanno avuto accesso, nei sei mesi precedenti, a misure regionali di politica attiva (Dote Unica lavoro, Azioni di rete e Garanzia Giovani);
• i contratti di lavoro devono avere decorrenza a partire dall’8 luglio 2021 e possono essere sia a tempo indeterminato sia a tempo determinato della durata di almeno 12 mesi; la misura vale per i contratti a tempo pieno e per quelli a tempo parziale di durata pari o superiore alle 20 ore; è importante ricordare che sono ammessi anche i contratti di apprendistato.
2. FONDO NUOVE COMPETENZE
Il Fondo Nuove Competenze è uno strumento utile alle aziende che hanno necessità di formare i propri dipendenti o di ri-professionalizzarli in caso di riorganizzazioni o ristrutturazioni aziendali.
Il Fondo Nuove Competenze è nato per contrastare gli effetti che la pandemia Covid-19 ha avuto – e ha tutt’ora – sulle imprese del territorio. È un fondo pubblico che offre l’opportunità a tutte le aziende, appartenenti a qualunque settore e di qualsiasi dimensione, di formare e riqualificare i lavoratori abbattendo i costi per la formazione.
Infatti, con il Fondo Nuove Competenze l’impresa può destinare alla formazione parte delle ore lavorative dei dipendenti, per migliorare le competenze dei singoli e il know-how aziendale: il Fondo si fa carico dei costi vivi sostenuti dall’azienda che mette in formazione i dipendenti durante l’orario di lavoro.
L’azienda potrà quindi organizzare percorsi formativi durante l’orario di lavoro con un duplice vantaggio: riceverà un rimborso integrale per le ore di lavoro che retribuisce ai dipendenti e, dal canto loro, i lavoratori riceveranno la retribuzione piena e non subiranno alcun taglio di stipendio. I costi verranno coperti attraverso il Fondo Nuove Competenze con alcuni limiti che di seguito indichiamo:
• il progetto di formazione ha un limite massimo di 250 ore per ciascun lavoratore;
• le attività di formazione si devono concludere entro 90 giorni dalla data di approvazione della domanda.
In questo momento le risorse per il Fondo Nuove Competenze sono esaurite, ma è già arrivato l’annuncio dal Ministero che a breve ci sarà una nuova finestra temporale per la presentazione dei progetti: secondo indicazioni attendibili l’apertura avverrà tra maggio e giugno 2022.
L’iniziativa interessa potenzialmente molte aziende e attività del territorio bresciano e riveste un interesse particolare per tutte le aziende del settore metalmeccanico che in questo momento hanno esigenze di formare e riconvertire i propri tecnici e i propri operai.
Per accedere all’iniziativa di formazione le aziende potranno presentare domanda all’Anpal, Agenzia Nazionale Politiche Attive Lavoro. Prima però sarà necessario sottoscrivere l’accordo collettivo, allegando i progetti e i piani formativi, il numero di lavoratori che si vogliono coinvolgere nel progetto e le ore di formazione previste. Studio Formazione può occuparsi dell’intero iter, dalla stipula dell’accordo sindacale alla progettazione e realizzazione del percorso formativo, fino alla rendicontazione finale del progetto.
Dott. Antonio Manca di Mores
Studio Formazione Srl
Borgo Pietro Wuhrer, 79 Brescia
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